“Il cliente ha sempre ragione”, recita un vecchio adagio che tutti conosciamo.

Naturalmente sappiamo tutti che non è così, ma il senso del marketing di questa frase è che bisogna fare di tutto per accontentare il cliente, per farlo sentire   a suo agio e soddisfatto del nostro servizio o del nostro prodotto.

Ma come si fa a raggiungere questo obiettivo?

Bisogna assecondare il cliente in tutto e per tutto oppure imporre il proprio punto di vista forti della propria esperienza?

 

 Se applichiamo questo principio al settore web, per esempio alla realizzazione di un sito o di una landing page, il discorso si fa complesso perché nella maggior parte dei casi il cliente non è in grado di valutare correttamente le vostre proposte e lo dovete quindi aiutare.

Perché non è in grado di valutarle?

Ma perché fa un altro mestiere ovviamente e non sa nulla della complessità che sta dietro ad un progetto web: non ne sa di grafica, di codice, ma soprattutto di marketing, di strategia di vendita, di psicologia, di tecniche di persuasione applicate al web.

Lui vorrebbe un sito web bello e che stia in prima pagina su Google, voi state invece lavorando per fargli vendere di più.

Capita spesso che lui vi chieda di fare delle cose che sono degli errori, alcuni dei quali potrebbero anche compromettere il progetto.

Cosa fate? Lo assecondate perché “il cliente ha sempre ragione” o affrontate il problema spiegandogli le vostre ragioni e cercando di fargli cambiare idea, anche se questo potrebbe portare a delle incomprensioni o nel peggiore dei casi ad uno scontro?

In generale il consiglio è sempre quello di sostenere la vostra visione e spiegare al cliente il perché delle vostre opinioni. Non infarcitele di troppi tecnicismi, usate un linguaggio comprensibile, fate leva sulla vostra esperienza e illustrate i vantaggi derivanti dalle scelte che voi sostenete. Scrivetele e inviatele per mail (scripta manent), è un modo professionale per poter poi sostenere “te l’avevo detto!”.

Poi, se tutto questo non sarà bastato, allora fate quello che vi chiede il cliente. Non arrabbiatevi, non serve.

Sedetevi invece lungo la riva del vostro fiume immaginario ed aspettate. Alcuni hanno la necessità di sbagliare da soli.

P.S.

Siccome è noto che gli sbagli si pagano, non dimenticate di inviare regolare fattura.